La classe degli Dei

di Luca Cresta

La classe degli dei – un mito sconosciuto.

Eris e Atena, da bambine, erano le ripetenti della classe mista degli dei del monte Olimpo. Oltreché più grandi in età avevano anche una esuberanza fisica non comune e terrorizzavano i compagni ogni volta che lo volevano. Atena era più forte di Eris e un giorno, esortata dal dio Marte particolarmente incollerito in quel periodo, sfida Eris a duello e la abbatte rovinosamente; d’ora in poi pretenderà obbedienza da tutti ed isolerà Eris nella classe. Che dire, non c’era neanche da porsi il problema, la classe degli dei accetta la nuova situazione di fatto; siamo stati tutti a scuola e anche per gli dei le cose non vanno tanto diversamente rispetto a noi.

Nel tempo però alcune persone si avvicinano a Eris; dapprima di nascosto, dando di volta in volta chi delle mandorle, chi del pane e nocciole, chi un sacchetto di patate arrosto; poi alcuni la coinvolgono nelle discussioni di gruppo, le gare di maratona o le nuove ricette delle dee; argomenti leggeri e di poco conto. E si rendono conto che Eris è proprio una ragazza di qualità, ruvida a volte e rigida su alcune posizioni, ma con una grande voglia di far sentire la propria voce e di stare al pari con gli altri. Le figlie ed i figli degli dei sono ora più sereni e cominciano a considerarla dentro la classe, sempre stando attenti agli umori di Atena e continuando ad essere sotto i suoi desiderata, come quando pretendeva le colazioni degli altri, quando le ricerche o i compiti o quando voleva le assenze di massa per non fare un’esercitazione di classe.

Eris nel frattempo aveva cominciato a frequentare compagni di altre classi, conoscendo persone nuove, nuovi modi di scherzare, altri giochi, nuove idee sullo stare insieme. Fu un momento molto formativo per Eris che cominciò a capire che dalle sconfitte ci si può rialzare e che nessuno merita di rimanere in un angolo. Ma Atena scema non era, completamente priva di fantasia forse ma scema no! Era sempre più irritata dalla nuova popolarità di Eris tanto che pretese dalle compagne di classe che le facessero un rapporto dettagliato a fine giornata intorno e con chi avesse parlato Eris, chi avesse fatto scambi con lei, chi fossero gli amici delle altre classi.

Per un po’ Atena si contentò delle relazioni: poi, un giorno, al limite della collera e della gelosia, proibì ogni dialogo con Eris, le mise un suo compagno sottoposto a guardia minuto per minuto, compose cori e litanie da far intonare alla classe a cieco discredito di Eris.

Che peccato… anche nelle classi degli dei succede come da noi… a nulla servì Zeus che tra uno sborbotto ed un altro ai dei dell’Olimpo ogni tanto scendeva a chiedere alle due di far la pace ed alla classe di non emarginare nessuno, perché tutti hanno diritto a stare insieme. Durava giusto il tempo di una giornata, poi la classe ignava sottostava al suo idolo nuovo con buona pace di Zeus e di Dike, della dea Giustizia!

Ritrovato in una vecchia e polverosa biblioteca da Luca Cresta (sulla cui attendibilità, come è noto, si discute da anni e senza risultato ancora…)

Foto archivio Progetto Mandela

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