Io & Dario Fo

di Alexander Gentili

Io nasco come musicista, batterista, attualmente suono con i “Daje Gas Trio” insieme a due persone geniali, Riccardo Ciaramellari e Pierluigi Bonifazi con le quali ci divertiamo a fare musica ed intrattenere il pubblico. Inoltre suono con I Jalisse e la “Iena” Giulio Golia  ma il teatro e il cinema sono sempre state un mio cruccio, la recitazione e le risa della gente mi piacciono, non riesco a farne a meno.  Ho iniziato come generico, per tanti anni, poi finalmente quest’anno sono riuscito a fare un parlato, breve, in veste da San Giuseppe, insieme a Caterina Guzzanti nella fiction “Come fai Sbagli” andata in onda quest’anno a fine Marzo su Rai Uno.

Poi a volte il destino è burlone e ad aprile, mentre pagavo a mia moglie il corso di Watsu proprio li all’Alcatraz, leggo che Dario e Jacopo Fo stavano per iniziare un corso di teatro comico dal 1 al 10 maggio. Butto il cuore oltre l’ostacolo e m’iscrivo.

Un’ esperienza unica, irripetibile, intensa , piena emozioni con ore e ore di studio… Il corso  è stato fatto a Santa Cristina (PG) presso La Libera Università di Alcatraz, location meravigliosa immersa completamente nella natura. Sono stati 10 giorni pieni di metodo e consigli dove Dario e il figlio Jacopo, con tutto il loro staff Mario Pirovano, Barbara Eramo, e tanti altri non hanno lesinato neanche un po’ a trasmetterci il loro modo di affrontare il palcoscenico e il pubblico. Si iniziava la mattina alle ore 10 per terminare dopo la mezzanotte! Avevamo giusto il tempo per mangiare. Il corso era aperto a tutti e la cosa incredibile è che le persone sono venute da ogni parte d’Italia e del Mondo. C’erano ragazzi friulani e siciliani, poi inglesi, francesi, tedeschi, americani, messicani e boliviani. Sembrava la torre di Babele!

Tutti insieme abbiamo lavorato su parti tratte dalle sue opere, e su parti lette all’impronta, per costruire poi uno spettacolo finale, diviso in due contenitori. Ogni prova, ogni lettura, ogni istante Dario, Jacopo, e Mario Pirovano erano sempre presenti e Dario era sempre pronto, con una umiltà infinita, a darci un consiglio! Un uomo straordinario, unico, immenso ma soprattutto semplice e disponibile, come se tu facessi parte della famiglia da sempre. Una scoperta rivoluzionaria e la nota dolente, di cui si rammaricava Fo, era che nessun Network o mezzo di comunicazione nazionale ne stava parlando, addirittura ha indetto una conferenza con giornali non Italiani per diffondere la notizia di questa scoperta rivoluzionaria a livello mondiale.

Da questa esperienzami porto via molto , e la cosa bella è che quello che mi hanno insegnato la sto utilizzando anche per vivere la vita con il piede giusto, cercando di distribuire questa energia positiva, regalata in quei giorni, alla mia famiglia e alle persone che incontro e con le quali collaboro. 

Stare a stretto contatto con Dario Fo è stata un’occasione più unica che rara. All’inizio ti senti in imbarazzo perché pensi di non poter parlare senza essere interpellato, d’altronde è un premio Nobel, allo stesso tempo rimani incantato dal suo modo semplice e approfondito di comunicare… pendi dalle sue labbra.

Poi, dal giorno successivo lui inizia ad instaurare un rapporto famigliare con tutti, dove ti senti pian piano accolto da una umiltà che ti avvolge e ti lascia esprimere. Ad ogni domanda fatta dal noi, lui rispondeva senza nessuna remora e senza metterti in imbarazzo, come se fosse lo Zio saggio di casa!
Una delle frasi, tra le tante, che mi ha colpito e stata: “È importante sapere dove vivi, capire le bugiardaggini, le ruberie, le ingiustizie per poi portarle in chiave ironica ma approfondita nello spettacolo, perché nel teatro bisogna dire la verità!”
È uno di quegli uomini che quando parla emana saggezza, interesse e cultura dall’alto della sua veneranda età, ma quando inizia a recitare… “Switcha!” cambia, diventa  30 anni più giovane, è veramente impressionante! Si illumina! È un portento! Una vera e propria “macchina da guerra” della recitazione ovviamente! Il giullare per antonomasia.
Altra cosa incredibile è che mentre tu reciti, provi le tu parti, passando da una pagina all’altra dei suoi libri, lì si ricorda parola per parola tutto a memoria….  E ti corregge se la frase o l’intenzione è sbagliata…

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