L’INSURREZIONE DELLA BONTA’

di Davide Toffoli

Sull’Abbé Pierre è stato anche girato un film nel 1990: Inverno’54 per la regia di Denis Amar; vede come interpreti Lambert Wilson, Claudia Cardinale, Philippe Leroy.

Il film racconta in particolare il terribile Inverno del 1954, tra i più rigidi della storia della Francia (30° sotto zero nelle campagne, -20° a Parigi), quando il massiccio esodo porta nella capitale migliaia di persone in cerca di un lavoro e di un ricovero; i senza tetto muoiono tra l’indifferenza generale, mentre il governo continua a negare gli interventi d’urgenza che aveva promesso.

Il film è da subito pervaso da un’atmosfera di lutto, di dramma in parte già consumato ed in parte ancora da consumarsi, che non è che uno spaccato di una normale quotidianità (purtroppo sempre attuale) che preferisce lasciarsi trascinare nell’indifferenza piuttosto che aprire gli occhi e reagire: solo Padre Pierre sembra disposto a mettersi in gioco fino in fondo per dare voce alla gente che fuori continua a morire nel più completo disinteresse di un mondo politico colpevolmente cieco e della gran parte dell’alta società.

Ma è proprio nei picchi della tragedia che il film  trova i suoi “spunti di Resurrezione”: un bambino viene trovato morto e Padre Pierre scrive una lettera aperta a chi, ancora una volta aveva negato i necessari interventi, per metterlo di fronte alle proprie colpe e per invitarlo a partecipare al funerale del piccolo; una donna muore per strada, cercando protezione tra i cartoni e stringendo nella mano un’ingiunzione di sfratto, e Padre Pierre reagisce con un toccante appello alla Francia intera lanciato dai microfoni di Radio Lussemburgo (la prima radio privata della storia), cui fanno eco i quotidiani Le Figaro e Le Monde. 20 milioni di francesi rispondono all’appello per quella che venne chiamata “L’insurrezione della bontà” e che seppe restituire «un’anima e una dignità alla Francia».
Oltre ogni immagine, è nei dialoghi che il film di Amar rimanda al vero archetipo della storia: il Vangelo.Toccante il discorso pronunciato da un politico dinanzi alla Costituente (nel giorno in cui una locomotiva francese batteva il record di velocità su rotaia) che fa appello al principio stesso di società: «… La velocità di un convoglio si regola sul vagone più lento. Che senso può avere una locomotiva veloce se lungo la strada non ci sono vagoni in grado di seguirla? Potrò sentirmi fiero di essere Francese soltanto se, stasera, verrà votato il Piano d’emergenza!».

L’approvazione è unanime: per il Piano vengono stanziati addirittura 10 miliardi. Al film che si chiude fa da sigillo, infine, un’ultima frase di Padre Pierre che precede i titoli di coda: «Pensate prima a quelli che soffrono. Là troverete la pace!»

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    Una risposta a L’INSURREZIONE DELLA BONTA’

    1. anonimo scrive:

      QUELLO CHE HO LETTO LO SAPEVO GIà, MA E’ UNA PAGINA VERAMENTE COMMOVENTE CHE FA BENE AL CUORE RILEGGENDOLA, BISOGNEREBBE PROPRIO CHE NOI TUTTI, SOPRATTUTTO I POLITICI CHE MOLTE VOLTE SI PERDONO IN DIATRIBE INNUTILI PENSASSERO A

      QUELLA FRASE.” PRIMA DI FARE QUALSIASI COSA PENSATE A QUELLI CHE SOFFRONO LI TROVERETE LA PACE !”

      GABRIELE