7 MINUTI PER PREDICARE BENE E RAZZOLARE MALE: ovvero come raccontare una storia sindacale licenziando tutti gli attori

di Arnaldo Casali

La storia raccontata dal film

Una fabbrica tessile cambia proprietà: il titolare italiano – interpretato da Michele Placido – la cede ad un grande gruppo francese. I nuovi proprietari si impegnano a mantenere tutti i posti di lavoro, in cambio però chiedono alle lavoratrici di rinunciare a sette minuti di pausa pranzo ogni giorno. Sembra una sciocchezza, ma grazie alla coraggiosa portavoce delle sindacaliste interpretata da Ottavia Piccolo, il Consiglio di fabbrica prende coscienza che anche quell’apparentemente piccola concessione rappresenta un attentato alla loro dignità, al futuro della fabbrica, ai diritti dei lavoratori di tutto il mondo.

La storia del film 

Il progetto teatrale interpretato da Ottavia Piccolo, Paola Di Meglio, Silvia Piovan, Olga Rossi, Balkissa Maiga, Stefania Ugomari Di Blas, Cecilia Di Giuli, Eleonora Bolla, Vittoria Corallo, Arianna Ancarani e Giulia Zeetti, cambia proprietà. L’autore Stefano Massini lo strappa ad Alessandro Gassman e lo consegna a Michele Placido per farne un film.

Il nuovo regista licenzia tutte le attrici e le sostituisce con sua figlia Violante, Ambra Angiolini, Cristiana Capotondi, Fiorella Mannoia, Maria Nazionale, Clémence Poésy, Sabine Timoteo, Erika D’Ambrosio e Luisa Cattaneo.
Si salvano solo Balkissa Maiga e Ottavia Piccolo, che interpreta la coraggiosa portavoce delle sindacaliste disposta a rischiare il posto di lavoro pur di difendere la dignità, il futuro. i diritti dei lavoratori di tutto il mondo.

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