Popoli e Religioni racconta la Babele dei nostri tempi

di Giulio Marconi

Babele: la mitica città, con la sua torre che toccava il cielo costruita dall’uomo quando parlava ancora una sola lingua, fu distrutta da Dio che disperse poi l’umanità sulla terra confondendo il loro linguaggio perché l’uomo era andato oltre la sua esistenza, spingendosi così in alto e diventando così superbo, egoista da credersi quasi una divinità. “Dobbiamo tornare ad essere uniti, a capire gli altri, i linguaggi, i sentimenti ed evitare questa “babele”, questa confusione che ci circonda in questo mondo”, queste le parole del vescovo Giuseppe Piemontese, che spiega il senso ed il significato della dodicesima edizione del festival Popoli e religioni, che si aprirà sabato 12 novembre per proseguire fino a domenica 20 tra il Cityplex Politeama e la Bct.

“Cresciamo ogni anno di più, questo lo dimostra anche la medaglia della presidenza della Repubblica che abbiamo ricevuto, che è un segno di grande riconoscimento – dice il direttore artistico, Arnaldo Casali – cresciamo ed aumentano anche le nostre responsabilità e le aspettative per questo festival”.

Un festival che sta attivando collaborazioni a tutti i livelli, mondiale, europeo, nazionale, regionale e locale.

“ A livello internazionale abbiamo avviato contatti con festival in India e in Iran – spiega Casali – mentre ormai da anni abbiamo costituito una rete di festival interreligiosi europei con Zamosc in Polonia e Notre-Dame de La Salette in Francia. In Italia è appena nato un rapporto di collaborazione con il festival Religion Today di Trento che ci ha portato alcuni dei film più belli che abbiamo in concorso quest’anno. A livello regionale siamo entrati nella Rete dei festival del cinema dell’Umbria con Le vie del cinema di Narni, il Perugia Social Film fest, Umbria Film Festival di Montone e il Festival del cinema di Spello”.

“Infine – conclude il direttore artistico – a Terni per la prima volta abbiamo organizzato degli eventi in collaborazione con il festival del cinema di montagna Vette in vista, e con il Piediluco Festival”.

Saranno 6 i film in concorso, 7 i documentari e ben 20 i cortometraggi, selezionati tra gli oltre 800 arrivati alla direzione artistica.

Popoli e Religioni assume quindi una dimensione sempre più internazionale, ma non dimentica la sua terra: come ogni anno, infatti, la kermesse punta a valorizzare anche i suoi artisti e le sue produzioni cinematografiche.

Se in giuria figura infatti Marialuna Cipolla, cantaturice candidata David di Donatello per la colonna sonora di L’uomo invisibile di Salvatores, che sarà affiancata da Angelita Fiore (vincitrice della passata edizione del festival con il documentario Uomini proibiti) e Katia Malatesta (direttrice artistica del Religion Today Festival), tra le new entry di Popoli e Religioni 2016 figura Gabriella Compagnone, sand artist di fama europea divenuta celebre con il programma televisivo Italia’s got talent che accompagnerà con le sue opere tutti i grandi eventi del festival: dal mito della Torre di Babele ai viaggi nello spazio, da velo islamico fino a Nino Manfredi, il cui omaggio chiuderà il festival domenica 20 proprio nel segno del polo cinematografico umbro con l’anteprima di In arte Nino, il film che ne racconta la giovinezza diretto dal figlio Luca, girato in gran parte nel territorio ternano, in cui il grande attore ciociaro è interpretato da Elio Germano.
A raccontare questo progetto, insieme al regista, buona parte del cast, di cui fanno parte Massimo Wertmuller, Anna Ferruzzo, Duccio Camerini, Stefano Fresi e Sara Lazzaro.

Presenti alla conferenza stampa di venerdì 11 novembre, tenutasi nella sala consiliare di Palazzo Spada, c’erano anche il vice presidente della Regione Umbria Fabio Paparelli, il presidente del corso di Economia dell’Università degli studi di Perugia, Loris Nadotti e Mario Fornaci della Fondazione Carit, sponsor principale del festival che ha fornito ben 23.000 euro. “Con L’anteprima di Il sogno di Francesco ad Assisi, è iniziato questo percorso, insieme a Popoli e religioni, ma anche insieme ad altre realtà umbre, per il rilancio del turismo nella nostra regione – dichiara Paparelli, vicepresidente della Regione Umbria – dobbiamo valorizzare la spiritualità della nostra terra per far crescere l’Umbria, questo anche attraverso il cinema, il suo sviluppo, e la collaborazione con chi da anni promuove la cultura e l’intercultura come il festival Popoli e religioni”.

Da sabato 12 novembre quindi che prosegue fino al 20 novembre: tutti gli eventi saranno gratuiti ad eccezione dello spettacolo teatrale di Il decalogo di Stefanno Alleva che si terrà mercoledì 16 novembre a palazzo Gazzoli. Lo spettacolo era previsto originariamente al Teatro Secci ma è stato spostato dopo che il teatro comunale è stato dichiarato inagibile a causa dei danni del terremoto.

Tutti i film ed i corti in gara verranno proiettati al Cityplex Politeama: se i pomeriggi e le serate sono incentrate sulle anteprime e sul concorso, la mattinate come ogni anno sono dedicate alle scuole: si prevede la partecipazione di oltre 5000 studenti tra elementari, medie, superiori e università.

(foto di Enrico Valentini)

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