Perché No

di Arnaldo Casali

Il fatto che venga condannata la “libertà di coscienza” dà la misura di quanto stia a cuore la democrazia ai promotori di questo referendum.

Vale la pena di ricordare che il referendum serve ad ascoltare i cittadini su una decisione presa dal parlamento. Dire ai cittadini cosa devono fare significa cercare di neutralizzare l’unica forma di democrazia diretta che abbiamo in Italia.

La cosa più agghiacciante, poi, è che a farlo non è un partito di matrice fascista o stalinista, ma un movimento nato tredici anni fa con una serie di proposte di legge di iniziativa popolare, un partito senza ideologia la cui unica ragione d’essere era quella di riportare la voce dei cittadini nelle istituzioni!

Proprio i sedicenti portavoce dei cittadini adesso vogliono soffocare la voce dei cittadini, non usando il referendum per raccogliere il loro pensiero, ma pretendendo di dire ai cittadini cosa devono pensare!

Questa, lo confesso, è la cosa che mi fa più schifo in assoluto, oggi, del MoVimento 5 Stelle, questo è il motivo per cui non mi fido – non posso fidarmi – di chi dice: “Intanto tagliamo i parlamentari, dopo taglieremo gli stipendi e faremo tutte le riforme necessarie affinché il taglio dei parlamentari sia utile e non diventi un taglio alla democrazia”.

Come un fidanzato puttaniere che dicesse: “Intanto sposami, poi ti prometto che diventerò fedele”.

Non firmo un assegno in bianco con chi ha già traditola mia fiducia. E sia chiaro, che io non voto NO per mandare a casa questo governo, perché io contro il governo non ho nulla, e spero che vada avanti fino alla fine della legislatura.

Ma ridurre il numero dei parlamentari senza una legge elettorale che consenta ai cittadini di sceglierli, senza una riforma che assegni alle due camere ruoli diversi, senza un taglio degli stipendi e dei privilegi, senza migliorare la qualità dei parlamentari (ad esempio con un banalissimo esame di abilitazione, necessario per qualsiasi professione) è una presa in giro che serve a rendere la casta ancora più casta, ad umiliare ancora di più un parlamento che già non serve a niente, a trasformare i portavoce dei cittadini in servi di partito obbedienti che fanno gli interessi del partito e non certo dei cittadini.

Per questo voto NO.

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