Armine è bellissima, come l’Armenia.

di Arnaldo Casali

Quando insultate Armine Harutyunyan sembrate i paesani che agli inizi del Novecento vedevano per la prima volta un nero, e pensavano che fosse sporco o una mezza scimmia.
 
Che Gucci ami le provocazioni, è fuori di dubbio. Ma non lo fa certo solo con la modella armena: ha fatto sfilare anche zombi con la propria testa tra le mani, senza creare tutto questo scalpore.
 
Accanirsi in questo modo per un naso o delle sopracciglia che si allontanano dal modello bambola gonfiabile con labbra al silicone imposto dal resto del mondo della moda, è di un provincialismo e una volgarità senza precedenti.
 
Armine non è brutta, e la sua bellezza non punta a rivoluzionare i nostri canoni di bellezza. Armine è semplicemente armena e ha una bellezza tipicamente armena.
 
A me piacciono le more: questo mi autorizza a dire che le svedesi fanno schifo perché sono bionde? Mi piace la carnagione chiara, questo rende le ragazze mediorientali dei cessi?
 
L’anno scorso, proprio in questo periodo, ero a Erevan per il Fresco International Film Festival e confesso che una delle cose che mi hanno colpito di più, sono le facce delle persone.
 
Il popolo armeno è antichissimo, forse il più antico del mondo. I loro tratti somatici, così come la loro chiesa, il loro alfabeto e la loro scrittura, sono rimasti intatti per secoli. Questo li rende molto particolari, perché non assomigliano a nessun altro , popolo.
 
Non siete abituati a vederli, certo, visto che sono pochissimi (anche a causa del genocidio che hanno subito); i tratti non ci sono familiari come quelli asiatici, africani, europei, ma liquidare tutto questo come “brutto” è davvero di una miseria unica.
 
P.S.
 
A me personalmente fanno schifo, ma proprio schifo, le sopracciglia depilate, ritagliate, disegnate. E non mi è mai piaciuta Monica Bellucci, perché la trovo di una bellezza “standard”.
 
Fino alla fine degli anni ’80 le donne non si depilavano le ascelle o il pube.
 
Nel Medioevo le donne si rasavano la fronte.

A seconda della moda del momento e della cultura dei vari popoli, le donne devono essere grasse o magre, maggiorate o filiformi. 

 

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