MERAVIGLIOSI TAVIANI

di Arnaldo Casali

Lo confesso; non ho mai visto i film dei fratelli Taviani. E’ che li ho sempre associati a una sorta di versione doppia di Ermanno Olmi: con l’età che hanno, quell’aspetto da vecchiarelli intellettuali, i titoli altisonanti, il curriculum prestigioso, davo per scontato che i loro film dovessero essere senili e pesantissimi.

Poi ho visto (al festival di Zamosc, in Polonia!) “Cesare deve morire” e sono rimasto a bocca aperta. Era una cosa mai fatta prima, una forma di cinema totalmente inedita e innovativa, fatta da due registi ottantenni!

Ma anche se non avessi visto quel film geniale, “Meraviglioso Boccaccio” sarei andato a vederlo comunque, perché sono troppo legato al Decameron e perché era ora che il cinema italiano riscoprisse la “meravigliosa” letteratura italiana (intanto aspetto ancora un film su Manzoni!).

Ebbene, “Meraviglioso Boccaccio” è un film semplicemente perfetto. Fresco, intenso, divertente, con un cast ricchissimo e in stato di grazia, una fotografia che incanta e restituisce un’epoca come forse solo “Barry Lyndon” era riuscito a fare prima.

Con tutto il rispetto per Pasolini, non c’è proprio partita: questo non è un film tratto dal Decameron, questo E’ il Decameron!

Clint Eastwood, fatti più in là: di ottantenni geniali, dinamici, magniloquenti e con mano ferma ne abbiamo anche dalle nostre parti, e di che tinta!

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