LA CAMERA A GAS E LA VIA DELLO STRUZZO

L’Oms non prevede soglie di sciurezza perché anche pochi milligrammi possono causare danni gravissimi.  La legge prevede di invece di non superare i 50 µg/m3 per più di 35 volte; a Terni si è arrivati a punte di 158 µg/m3 e sforamenti fino a 20 giorni consecutivi

di Franco Casadidio

Terni è una camera a gas, una città strangolata dal traffico. Non è il Movimento a Cinque Stelle a dirlo, è la realtà delle cose. Del resto ognuno di noi può farsi una passeggiata in città e constatare come, ormai a quasi ogni ora del giorno, le file di auto lungo tutte le principali arterie cittadine siano, pressoché, perpetue. Da anni ormai Terni è una delle città con il più alto tasso di motorizzazione in Italia, superiore ad esempio a grandi metropoli quali Milano, Torino, Bologna e anche Perugia il che, visto la conformazione del territorio comunale dei due capoluoghi umbri, è tutto dire.
E sì che il M5S fin dalla sua nascita avvenuta ufficialmente nel settembre 2010, ha posto all’attenzione dell’amministrazione comunale il problema traffico-inquinamento, sottolineando come, stando ai dati ARPA e al contrario delle ottimistiche dichiarazioni di alcuni nostri amministratori, la situazione ambientale in città sia, ormai da tempo, fuori controllo.
Dal 2005 secondo ARPA, solamente una volta si è rimasti al di sotto dei 35 sforamenti per quanto riguarda il PM10 mentre nelle altre occasioni è stata una Caporetto: 44 sforamenti nel 2005, 80 nel 2006, 64 nel 2007, 59 nel 2008, 44 nel 2009, 26 nel 2010, 68 nel 2011 e 42 nei primi tre mesi del 2012.
Cosa significa questo: significa che tutti i ternani si sono fatti centinaia di aerosol giornalieri con quantitativi di polveri fini ed ultrafini in grado di provocare danni gravissimi all’organismo umano e patologie quali leucemie, tumori, BPCO, infarti.
La legge infatti prevede di non superare i 50 µg/m3 per più di 35 volte l’anno mentre a Terni siamo stati capaci di arrivare a punte di 158 µg/m3 (1 gennaio 2011) e periodi continui di sforamenti che hanno raggiunto i 20 giorni consecutivi (novembre 2011).
Si badi bene poi che il limite di 50 µg/m3 non è un limite di sicurezza al di sotto del quale non si hanno effetti sullìorganismo bensì è un limite introdotto dal legislatore che anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha da tempo abolito perché –  questa è la verità – non esistono soglie di sicurezza ed anche pochi µg/m3 di particolato possono causare danni gravissimi.
Di fronte a tutto questo sarebbe stato doveroso aprire un dibattito serio tra istituzioni e cittadini su come porre un freno a questa deriva preoccupante. E invece? Invece si è scelta la via “dello struzzo”: infilare la testa sotto la sabbia e far finta di nulla incuranti di come questo lassaiz-faire provochi danni incalcolabili alla salute dei ternani.
Il M5S nell’ottobre 2010 attraverso un comunicato stampa esortava le istituzioni locali ad agire senza più indugiare, suggerendo anche diversi provvedimenti in grado fin da subito e praticamente a costo zero di ottenere effetti importanti sui livelli di smog e di congestione del traffico: trasformazione della ZTL in una Congestion Charge, riduzione drastica dei parcheggi in centro, incentivazione car sharing e car pooling, istituzione “zone 30”, sviluppo del piedibus nelle scuole, aumento piste ciclabili etc.
Purtroppo, com’era facilmente prevedibile, nulla di tutto ciò è stato fatto così come inascoltato è rimasto l’appello del novembre 2011 affinché i cittadini dei quartieri maggiormente inquinati fossero informati sui rischi corsi, considerando che nella zona limitrofa alla centralina Le Grazie si trovano scuole, asili, il centro geriatrico e l’ospedale con due istituti superiori, Ragioneria e Geometri, letteralmente immersi nella “zona rossa” con conseguenze tragiche facilmente immaginabili per le centinaia di ragazzi e docenti che giornalmente li frequentano.
A fronte di questo immobilismo e delle semplici chiacchiere fatte da chi, come San Paolo sulla via di Damasco, è rimasto fulminato dopo anni in cui aveva sempre e soltanto chiuso non uno ma tutti e due gli occhi, il M5S ha deciso di agire in maniera forte presentando un esposto alla Procura delle Repubblica di Terni chiedendo di accertare eventuali responsabilità e perseguirle a norma di legge.
Come finirà questa triste storia lo sapremo fra qualche anno: di certo c’è che in questi ultimi anni la salute di tutti i ternani, in special modo dei più deboli come bambini, anziani e malati cronici, è stata minata nel profondo da livelli di inquinamento stratosferici il tutto nell’assoluta indifferenza della classe politica cittadina di governo e di opposizione, incurante di quanto stava accadendo ed incapace di prendere decisioni, anche drastiche, per tutelare la salute pubblica.
E’ per questo che ora risulta difficile per noi dar credito a quanti, tardivamente e anche un po’ pateticamente cercano di salire su un carro del quale, in tanti anni passati al governo della città, non solo non si sono mai preoccupati ma non si sono mai neanche accorti.

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