DEMOCRAZIA O OLIGARCHIA? – appello al sindaco Di Girolamo e a tutti gli eletti

Continuiamo a sognare una politica in cui i rappresentanti eletti dai cittadini si preoccupano di operare per il bene della comunità seguendo le indicazioni espresse dai cittadini, ma poi ci svegliamo e ci ritroviamo in mezzo ad un branco di lupi affamati che si spartisce – a suon di morsi, di ringhi e di ululati – i brandelli di carne degli agnelli. E gli agnelli siamo noi.
 
Rinnovamento e partecipazione sono state due parole chiave dell’ultima campagna elettorale. La città di Terni ha dato fiducia a Leopoldo Di Girolamo e al centro sinistra e l’associazione “Adesso”, che opera da dieci anni nel campo della cultura, del volontariato e della comunicazione, chiede  a chi ha vinto le elezioni di non tradire questa fiducia, scegliendo gli amministratori in base alle competenze e alle indicazioni del voto popolare, e non soltanto a seguito di una mera spartizione di poltrone tra i partiti.
 
Crediamo che il sindaco Di Girolamo e tanti dei consiglieri di Comune e Circoscrizione eletti abbiano la forza, la preparazione e il rigore morale per portare avanti seriamente un discorso di rinnovamento delle istituzioni, di ricambio generazionale e di partecipazione dei cittadini alla vita politica e amministrativa della città.
 
Primo e fondamentale banco di prova della nuova amministrazione, che ci farà capire se l’azione concreta dei politici che abbiamo eletto è coerente con le dichiarazioni programmatiche espresse in campagna elettorale, sarà la nomina della Giunta comunale e l’elezione dei presidenti di Circoscrizione.
 
Dobbiamo constatare con amarezza che fino ad oggi i grandi assenti dal dibattito pubblico siano stati proprio le competenze e la preparazione dei nuovi assessori, così come la volontà popolare espressa attraverso le elezioni dei consigli di circoscrizione.
 
Tutti sembrano dare per scontato che sia perfettamente normale e legittimo che gli assessori della nuova giunta – la giunta del “rinnovamento e della partecipazione” – vengano nominati rispettando una serie di equilibri di poltrone tra i partiti della maggioranza, E che questi equilibri debbano poi ripercuotersi nell’elezione dei presidenti di circoscrizione. Questo è un segnale di quanto i politici continuino ad essere lontani dai cittadini e di quanto poco interessi loro riavvicinarsi a quei cittadini la cui scarsa affluenza alle urne ha confermato una generale sfiducia nei confronti dell’attuale gestione della politica.
 
Pensiamo che la politica debba tornare ad essere un servizio alla cittadinanza, e non un modo per “svoltare” la propria carriera accaparrandosi una poltrona (da cui a fatica ci si rialza) o agguantando strapuntini di potere.
 
Crediamo che sia ora di finirla con incarichi pubblici che premiano una militanza politica: un servizio al partito deve essere premiato con un incarico nel partito, e non con un incarico pubblico a spese dei cittadini.
 
Il sindaco ha il diritto e il dovere di nominare assessori in base alle competenze acquisite negli ambiti che andranno a gestire, e non in base a spartizioni tra i partiti.
 
Gli equilibri politici all’interno della giunta possono essere rispettati scegliendo gli assessori (anche, ma non solo) tra i consiglieri comunali o esponenti dei partiti della maggioranza, ma devono essere prioritariamente selezionati in base alle competenze e scelti dal sindaco in totale autonomia, e non indicati dai partiti in base a “meriti politici”, come purtroppo è troppo spesso avvenuto fino ad oggi.
 
Quel che è ancora meno accettabile è poi che le composizioni della giunta provinciale e della giunta comunale si condizionino reciprocamente e condizionino – a loro volta – l’elezione dei presidenti delle circoscrizioni.
 
E’ scandaloso che i presidenti delle circoscrizioni vengano decisi nelle segreterie dei partiti, anziché nei consigli di circoscrizione. Perché sono i consiglieri che noi cittadini abbiamo eletto, non i segretari dei partiti.
 
Particolarmente emblematico è il caso della seconda circoscrizione. Storicamente di destra (nel quinquennio 2004-2009 il Pd è riuscito a conquistare l’Interamna solo perché ha candidato un ex esponente di Forza Italia, che alla fine del suo mandato è tornata con il centrodestra) e che ha attualmente una maggioranza guidata dal Pd, sarà governata quasi certamente da un’esponente di Rifondazione Comunista per “riequilibrare” la mancanza di assessori comunisti nella giunta Provinciale.
 
Ora noi ci domandiamo in quale democrazia governa la minoranza? In quale democrazia un consigliere non vota secondo la propria coscienza ma secondo delle direttive che arrivano dall’esterno, rispettando non il mandato ricevuto dai propri elettori ma solo ed esclusivamente la disciplina di partito?
 
Crediamo che questa non sia una democrazia, ma un’oligarchia. Noi, che non apparteniamo a nessun gruppo di potere, a nessuna lobby e a nessun partito, ma siamo semplici cittadini che cercano nel proprio piccolo di lavorare per il bene della città, facciamo appello al sindaco Di Girolamo e ai consiglieri delle circoscrizioni perché dimostrino di credere davvero che la democrazia non è solo una bella parola con cui riempirsi la bocca e i nomi dei partiti, ma un’azione politica concreta.  
 

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