La “questione Verdi” nell’ultima puntata di “Adesso in onda” su TeleTerni

163 anni di vita, gli ultimi due passati in uno stato comatoso dal quale non si sa bene come e quando uscirà: questa è la triste storia del Teatro Giuseppe Verdi. Pensare invece che quando venne inaugurato, nel lontano 1849, il teatro era un vanto non solo per Terni, ma per tutta l’Umbria, con i suoi 1064 posti e con il merito di essere il primo teatro illuminato dall’energia elettrica. A quel tempo si chiamava Nuovo Teatro e sorgeva sull’area del forno pubblico. Di quello splendido progetto di Luigi Poletti,  pregiato Architetto Pontificio dei Sacri Palazzi Apostolici, poco rimane ad oggi. Il Teatro, infatti, venne quasi completamente distrutto dai bombardamenti del 1943. Rimase in piedi solo la facciata, mentre l’interno venne ricostruito da Fernando Lucioli, a fronte di una concessione di 50 anni. Perse allora gran parte delle sue qualità, come l’ottima acustica. Quello che non fecero i bombardamenti, ha fatto l’incuria dell’uomo: il 15 gennaio 2011 parte dell’intonaco del colonnato della facciata anteriore cade in un sordo boato che lascia sgomenti i passanti, fortunatamente tutti illesi, e tutta la cittadinanza ternana, sempre più indignata per la “questione Verdi”. Uno studio commissionato al Politecnico di Milano ha svelato problemi ben più seri di quelli che si pensava in origine. Ci vorranno quindi più soldi e sicuramente più tempo per i lavori di ristrutturazione del teatro, soprattutto perché ancora non c’è accordo sul progetto.

Adesso ha deciso, per l’ultimo appuntamento della prima stagione, di dare voce ad attori, addetti ai lavori, autorità e gente comune, per parlare di uno dei temi che sta più a cuore alla cittadinanza. Come sempre l’appuntamento è per questa sera alle 20:40 su Teleterni, canale 15 del digitale, e in streaming su www.teleterni.it

Replica martedì alle 16, giovedì alle 10:25 e domenica alle 14

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