Terry Gilliam ha ritrovato don Chisciotte

L’uomo che uccise don Chisciotte  fino a qualche mese fa contendeva al Viaggio di G. Mastorna di Fellini il titolo di film mai fatto più celebre della storia del cinema.

Ci stava provando da vent’anni, l’ex Monthy Python, a girare questo film: nel 2002 è uscito persino un documentario – Lost in La Mancha – che racconta le riprese interrotte con Jean Rochefort e Johnny Depp. Da allora molti altri attori si sono succeduti nei ruoli dei due protagonisti – tra questi John Hurt ed Ewan McGregor – prima di arrivare a quelli definitivi: Jonathan Pryce e Adam Driver.

Eppure – a causa di dissidi con il produttore – l’uscita del film è rimasta in sospeso fino all’ultimo. Ma a vederla bisogna dire che ne valeva davvero la pena.

Il film ha un prologo decisamente autobiografico: un regista che sta cercando di girare un film su don Chisciotte, che poi si scopre essere in realtà uno spot pubblicitario, e che dieci anni prima, negli stessi luoghi, ha girato un film d’autore sullo stesso soggetto. Da qui partono una serie di avventure surreali che ripercorrono il capolavoro di Cervantes in chiave contemporanea tra umorismo, epica e un incredibile, stupefacente spettacolo.

Viva don Chisciotte, Viva la follia!

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