Spielberg a Papigno? Torna il sogno della Hollywood sul Nera

Dopo Roberto Benigni un altro premio Oscar sarebbe interessato agli studios di Papigno, attualmente di proprietà di Cinecittà ma di fatto completamente inutilizzati e abbandonati a sé stessi da quasi dieci anni.

Il regista di E.T., due volte premio Oscar con Schindler’s List e Salvate il soldato Ryan, starebbe infatti accarezzando l’idea di acquistare l’ex stabilimento chimico di Papigno, in Umbria, dove Roberto Benigni ha girato La vita è bella e che con Mario Cotone ha trasformato in un vero e proprio complesso cinematografico per Pinocchio dello stesso Benigni.

Il complesso vanta ancora oggi il più grande teatro di posa d’Europa, oltre che un altro teatro di posa per gli interni e un terzo attrezzato per effetti speciali digitali. Gli studios di Papigno comprendono inoltre camerini, ben tre mense (comparse, troupe e attori), uffici amministrativi, falegnameria, laboratorio di sartoria e custodiscono ancora le scenografie-testamento artistico create da Danilo Donati proprio per Pinocchio,  e addirittura la ricostruzione di una parte del Vaticano realizzata per la fiction su papa Giovanni Paolo I.

Gli studios erano stati concepiti per ospitare kolossal internazionali ma dopo l’inizio della gestione di Cinecittà – nel 2004 – hanno ospitato solo poche fiction televisive, fino al deserto totale da almeno sette anni.  Cinecittà si giustifica parlando di crisi della produzione cinematografica e problemi relativi al cantiere Terni-Rieti e il Comune sta pensando da anni di riassumere la gestione del sito.

Ora la notizia, secondo cui lo stesso Spielberg sarebbe interessato all’acquisto del complesso situato nella splendida cornice della Valnerina. A dichiararlo è stato uno dei più stretti collaboratori del regista americano: il direttore della fotografia Janusz Kaminski, vincitore di due premi Oscar proprio con Schindler’s List e Salvate il soldato Ryan. In un’intervista rilasciata al settimanale polacco Glupiec Kwietnia  ha rivelato che il regista, nel corso dei sopralluoghi in Umbria effettuati per Indiana Jones 5 (il produttore Lucas aveva annunciato di volerlo girare a Carsulae con Monica Bellucci) ha avuto modo di visitare il complesso di Papigno e sarebbe stato colpito dalle enormi potenzialità della struttura tanto da valutare l’ipotesi di assumerne la gestione.

Spielberg è infatti titolare in una delle più grandi case di produzioni attualmente attive a Hollywood – la Dreamworks SKG, fondata nel 1994 con Jeffrey Katzenberg e David Geffen.

Pur avendo prodotto alcuni tra i più grandi kolossal e serie televisive degli ultimi 20 anni  (da Il Gladiatore a Cast Away, da Transformers a Lincoln), la Dreamworks è l’unica tra le major di hollywood a non possedere degli studios propri, ed è costretta a girare i suoi film negli studios delle case di produzioni rivali (come i celebri Universal Studios).

D’altra parte Spielberg anche come regista sembra intenzionato a girare sempre più spesso in Italia (tra i progetti anche una miniserie su Napoleone da girare a Pozzuoli) e avere quindi degli studios proprio al centro della penisola rappresenterebbe anche una scelta strategica.

Papigno rappresenterebbe così una duplice svolta: per la casa di produzione americana e per il polo cinematografico ternano.

Non risulta che ci siano ancora stati contatti tra Spielberg e il Comune di Terni e per ora quella del regista americano sembrerebbe solo un’idea accarezzata con i suoi collaboratori. L’auspicio è che quando la questione andrà formalizzata con Cinecittà e con il Comune l’idea possa trovare terreno fertile e non finire come la scuola di effetti speciali dell’altro papà di E.T., Carlo Rambaldi, chiusa alla fine del primo corso a causa dell’indifferenza delle istituzioni.

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