di Luna Bassi
Domenica 2 Maggio, anche il Teatro Bello di Milano riapre al pubblico, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza, attori, musicisti e maestranze tornano finalmente in scena per offrire un servizio alla comunità, quell’assistenza, di cui parlava Florence Nightingale, che passa anche attraverso l’arte, vero e proprio nutrimento e medicina dell’anima.
Ne parliamo con Lucia Vasini che durante lo spettacolo renderà un omaggio anche a lei Florence Nightingale, infermiera britannica considerata la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna, intendeva il mestiere dell’infermiera come una forma d’arte, “come qualunque opera di pittore o scultore, con la differenza che non si ha a che fare con una tela o con un gelido marmo, ma con il corpo umano”.
Proprio per questo, Teatro Bello ha pensato di riservare i biglietti omaggio a disposizione del personale infermieristico sanitario che si presenterà alla serata. Basterà presentare il proprio tesserino per poter accedere gratuitamente allo spettacolo. “ Loro, il personale sanitario, continuano sempre ad andare in scena per gli altri, ci piacerebbe averli in sala con noi, comodamente tra il pubblico, a godersi la nostra scena, dicono gli organizzatori del Teatro Bello.
Il titolo dello spettacolo nasce proprio dalla speranza del periodo di ritrovare l ‘accoglienza di una sera con uno spettacolo dal vivo per il pubblico e insieme al pubblico.
Gli organizzatori del Teatro Bello e della serata, Giulio Guerrieri, Alessandro Cantarella insieme a tutti i lavoratori dello spettacolo a lungo si sono chiesti quando questo sarebbe stato possibile, ora finalmente ,questo giorno è arrivato.
Importante anche la scelta della pomeridiana domenicale, una tradizione teatrale da conservare e riproporre specialmente in questo periodo. In questo pomeriggio di Maggio, il pubblico assisterà ad uno spettacolo dedicato alla musica d’autore, con dei momenti dedicati alla poesia e alla lettura teatrale.
Sul palco si alterneranno le note cantate con quelle recitate, sarà un vero e proprio connubio tra musica d’autore , poesia e letture d’autore.
Lucia Vasini. “Abbiamo scelto di ripartire dalle periferie, da un piccolo teatro milanese un po’ nascosto, proprio per dare un senso di rinascita: in questo anno non sono rimasti chiusi soltanto i grandi teatri, ma anche le piccole realtà, che, ancora di più, si sono trovate e si trovano ancora in difficoltà” – dichiara Lucia – “ Mi piace presentare per l ‘occasione anche testi consoni con il periodo di Maggio, che è il mese della rinascita, della grande figura della Mamma, della Madonna, un omaggio a tutte le Donne, vere assistenti naturali della vita”.
In questo mio omaggio alle Donne, durante lo spettacolo non mancherà un doveroso omaggio a Alda Merini visto anche le vicinanze dei luoghi del suo Naviglio, tra il ponte di San Cristoforo da cui andremo in scena e il ponte sui Navigli a lei dedicato
L’atmosfera dello spettacolo sarà caratterizzata da una continua ricerca della bellezza, di cui, soprattutto in questo duro periodo, si sente tanto il bisogno.
Sul palco per i momenti musicali e cantati ci saranno Tonino Scala piano e voce , Tommy Bradascio alla batteria e Andrea Cocilovo al basso. Con loro un ‘ospite speciale Paolo Tomelleri che ci racconta:
“Durante questo periodo un po’ bislacco, per non dire altro, avevo abbandonato lo strumento. Soprattutto da quando, dice “la musica non è più stata tattile, non è più stata una realtà”. “Per me la musica” – racconta Paolo – “è sempre stata un fatto sociale, suonare mi è sempre servito per comunicare con i colleghi e con il pubblico. Mi auguro che questa sia davvero una rinascita, mi auguro che la musica torni ad essere qualcosa di fisico e non di virtuale”. Torno a suonare molto volentieri per la gioia di stare sul palco con i miei colleghi e soprattutto per tornare a rivedere il pubblico in sala
Negli anni, Paolo Tomelleri ha collaborato con i più importanti cantautori della musica italiana; per citarne solo alcuni, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, Adriano Celentano, Bruno Lauzi, Sergio Endrigo e molti altri, tutt’ora insegna sempre alla Scuola Civica di Jazz a Milano ed è sempre attivo con numerose formazioni di jazz e big band, un vero esempio di professionalità e passione per il panorama musicale italiano e internazionale.
“Si troverà un sera “ , Non solo note cantate quindi, ma anche note recitate,
“E’ uno spettacolo intergenerazionale” – concludono Giulio Guerrieri e Alessandro Cantarella del progetto Teatro Bello – “Abbiamo prenotazioni di tutte le fasce di età , anche nonne che verranno con i loro nipoti, il teatro è un luogo anche per ritrovarsi in famiglia”. Ci piace citare per l’occasione un verso di una canzone di Ivano Fossati, uno degli autori a cui renderemo omaggio con lo spettacolo.
“Io dico che c’era un tempo sognato, che bisognava sognare”.