Rassegna stampa delle notizie inventate dai giornali per creare indignazione

DISABILE CACCIATA DA UN BAR. IL GESTORE: “MI CREA UN DANNO”

La notizia è che una donna con un problema ad una mano aveva preso un caffè al banco di un bar ma pretendeva di consumarlo al tavolo. Il titolare (che non era a conoscenza della disabilità) le ha fatto presente – come accade quasi sempre in questi casi – che i tavoli sono riservati ad un altro tipo di clientela e che, occupandone uno, le avrebbe creato un danno economico.

L’idea che l’articolo vuole dare, soprattutto attraverso il titolo, è invece che la donna sia stata discriminata in quanto disabile e che il titolare l’ha cacciata perché, con la sua disabilità, le creava un danno di immagine

ATLETA DI ORIGINI NIGERIANE AGGREDITA DA RAZZISTI CON LANCIO DI UOVA

Nonostante le forze dell’ordine avessero escluso sin dal primo momento la matrice razzista dell’aggressione, la notizia è diventata uno dei casi più discussi dell’estate, usata per contrapporre presunti razzisti e presunti antirazzisti consentendo al popolo italico di dare il peggio di sé, prima nell’indignazione fasulla rilanciata da importanti quotidiani, poi nella reazione violenta quando è venuto fuori che uno dei membri della “banda dell’uovo” che aggrediva gente a caso era figlio di un politico del PD e che il padre dell’atleta aveva precedenti.

POLEMICA SUL CROCIFISSO INDOSSATO DALLA CONDUTTRICE DEL TG1

“Il Giornale” pubblica un twitt di un “attivista del Partito Radicale, ex consigliere comunale di Torino” in cui viene criticata la scelta di una conduttrice del Tg1 di indossare un crocifisso.

Non solo la donna non è stata discriminata dalla Rai, dunque, ma ad attaccarla non è né un leader politico, né un’associazione anticlericale, né alcuna figura che abbia una qualsivoglia autorevolezza o popolarità: ma un signor Nessuno che statisticamente rappresenta il Nulla. Attorno a quel twitt, però, “Il Giornale” costruisce un articolo che suscita poi le reazioni dei più disparati “difensori del crocifisso” – da Capezzone alla Meloni passando per Radio Maria – pronti a guidare una nuova crociata per risolvere un problema che non esiste.

 

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