Nessuno può spegnere il fuoco del Sol.

di Michelle Crisantemi

 

MADRID- Siamo ormai alle soglie della rivoluzione popolare in Spagna. Ieri, l’ennesima manifestazione contro i tagli attuati dal governo di Mariano Rajoy ha portato in piazza centomila persone a Madrid e altrettante, quattrocentomila secondo gli organizzatori, a Barcellona. Mai estate era stata così calda per il Paese, forse nemmeno quella del 2011 che vide la nascita del movimento degli indignados.“Non abbiamo più un soldo per pagare i dipendenti pubblici”, è stato l’annuncio shock fatto, proprio ieri, dal ministro dell’amministrazione pubblica Cristóbal Montoro. Forse sperava di far calmare un po’ gli animi il ministro, dopo che l’aumento dell’Iva al 21% e l’annuncio dell’eliminazione della tredicesima per gli statali aveva gettato benzina sul fuoco. Un focolare che in Spagna arde ormai da quasi due anni e che negli ultimi giorni si era alimentato della protesta dei minatori di tutto il Paese. Ieri in 80 città spagnole la popolazione è scesa nuovamente in strada per manifestare il suo dissenso a un governo che solo 8 mesi fa era riuscito a conquistare gran parte degli elettori spagnoli, ottenendo la maggioranza in ogni comunità autonoma, fatta eccezione per Catalunya e Paìs Vasco.

La grande novità di ieri però sono stata i bomberos, i pompieri, che in tutto il Paese si sono schierati dalla parte della popolazione. A Barcellona, ad esempio, si sono interposti tra i manifestanti e i mossos, impedendo alle camionette della polizia di accedere al Parc de la Ciutadella, sede del Parlamento Catalano, dove alcuni manifestanti si erano recati per protestare. Alcuni di loro hanno lanciato delle ampolle di vetro contro la sede del governo della Generalitat per protesta. A Madrid invece i pompieri hanno spruzzato schiuma antincendio in tutta Plaça del Sol, mentre in altri parti del Paese hanno deciso di non intervenire per spegnere incendi appiccati da manifestanti. Impazzano nel web foto dei bomberos nudi con lo slogan “con tutti questi tagli ci avete lasciato in mutande” o con cartelloni di protesta davanti le sedi dei mercati azionari.

Dopo sanità, istruzione, trasporti, adesso i bomberos. Al governo di Rajoy, sempre più debole, rimangono ormai soltanto i mossos, con i loro proiettili di gomma sparati ad altezza d’uomo e i violenti mezzi di dispersione dei manifestanti, a mantenere una parvenza d’ordine. Ci si chiede, tuttavia, se non sia solo questione di tempo prima che il governo del PP, con i suoi tagli indiscriminati, finisca per perdere anche questo suo ultimo alleato.

 

 

 

 

 

 

bomberos di Barcellona al parc de la Ciutadella

 

Vista aérea manifestación Congreso Valencia

 

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