Quando due nemici si abbracciano e pregano insieme i Signori della Guerra vanno su tutte le furie.
Il Papa aveva definito la Grande Guerra un'”inutile strage”.
Sull’Osservatore Romano aveva fatto pubblicare una poesia pacifista – “Preghiera semplice” – oggi erroneamente attribuita a san Francesco. Ma nessuno lo aveva ascoltato: nemmeno i preti, che avevano messo la patria di fronte a Dio.
Appena cominciata quella guerra stava per finire, perché i soldati nemici, a Natale, avevano fatto amicizia. Quello “Scoppio di pace”, che finì su tutti i giornali, fu così censurato che ancora oggi lo conoscono in pochissimi. E il conflitto andò avanti altri quattro anni e coinvolse il mondo intero diventando la Prima Guerra Mondiale.
Oggi ci troviamo nella stessa situazione: il Papa è ormai l’unico che continua ad invocare la Pace.
A Pasqua si ripete un piccolo miracolo in mondovisione: una donna ucraina e una russa portano insieme la croce, e la Via Crucis viene censurata da tutte le televisioni ucraine, anche quelle cattoliche. Il conflitto potrebbe fermarsi oggi, e invece diventerà la Terza Guerra Mondiale.