Madre Eletta torna sulle strade d’Europa

di Arnaldo Casali

“Aiutaci a fare qualcosa per madre Eletta”.

E’ cominciato così, per caso come tutte le cose più importanti, un progetto che ha già portato risultati imprevedibili e che non sappiamo ancora dove ci condurrà.

L’idea iniziale di Roberta Giansanti, era di fare “qualcosa” sulla carmelitana ternana, per far conoscere la sua figura e magari aiutarne il processo di beatificazione. Un incontro, uno spettacolo, un concerto, non era ben chiaro cosa, ma certo – avevo risposto subito – se si trattava di farlo in autunno non avrei potuto dare una mano, visto che ero impegnato con l’organizzazione del festival Popoli e Religioni. A meno che, avevo pensato subito, non lo avessimo inserito nel programma dello stesso festival.

Di idee, dopo i primi incontri con Roberta e le monache del Carmelo di Terni, ne vennero fuori parecchie: dal musical fatto dai studenti al recital con un attore rinomato; se serviva un testo da cui partire – dissi – avremmo potuto utilizzare dei vecchi articoli che avevo scritto, una decina di anni fa, per Il Giornale dell’Umbria: erano tre puntate della Storia della Diocesi di Terni che il quotidiano pubblicava ogni domenica dal 2008 al 2015.

Un po’ a sorpresa, pochi giorni dopo aver consegnato le fotocopie di quelle tre pagine di giornale, ho ricevuto la telefonata entusiasta di suor Mercedes, che manifestava l’intenzione di raccogliere quel materiale  in un libretto.

Fermi tutti – ho pensato subito – se devo pubblicare un libro, non voglio limitarmi a stampare tre articoli scritti in fretta e furia in un sabato pomeriggio, con il caposervizio che mi gridava che dobbiamo chiudere la pagina. Quanto meno vanno rivisti con calma.

Poi ci siamo tutti fatti prendere un po’ la mano: madre Elisabetta e suor Mercedes mi hanno dato un altro libro sulla monaca ternana, che non avevo letto dieci anni fa; una lettura veloce ma fondamentale, che ha arricchito moltissimo il mio testo arrivando quasi a raddoppiarne le pagine.  Nel frattempo, siccome per fare le cose bene bisogna essere un po’ megalomani, l’allegra brigata laico-claustrale ha deciso di spedirmi a Praga, per girare un documentario sui luoghi dove Eletta ha vissuto i suoi ultimi anni e parlare le monache che ci vivono ora.

Di fatto, mi sono ritrovato ospite nel Carmelo di Praga, intervistando le monache di giorno e integrando e correggendo il testo di notte. Ho avuto l’opportunità non solo di “incontrare” la stessa Eletta, ma di vedere e riprendere i suoi oggetti personali come la veste, il cilicio, le posate, la cintura.

La cosa più difficile, invece – mi avevano detto tutti – era visitare l’antico monastero, perché oggi è sede del Ministero delle Finanze. Quel luogo apparentemente “off limits” si è trasformato – in realtà – nella sorpresa più bella di questo viaggio: quando ho spiegato chi ero e cosa stavo facendo, infatti, non solo mi è stato permesso di visitare e riprendere tutti i locali ma, una volta saputa la notizia, il ministro in persona – Alena Schillerová – si è entusiasmata, ha voluto incontrarmi e conoscere meglio la figura di madre Eletta, di cui non aveva mai sentito parlare prima.

Così, in pochi mesi, quel originario “qualcosa” è diventato un libro – Maria Eletta. Una monaca in cammino da Terni nel cuore dell’Europa e si prepara ora a diventare un film. Con la nostra Caterina ancora impegnata a divulgare il messaggio del Vangelo in giro per il mondo.

 

 

 

    Questa voce è stata pubblicata in Chiesa, news. Contrassegna il permalink.

    I commenti sono chiusi.