La camorra appare a Medjugorje

Se la Madonna è mai apparsa a Medjugorje non si sa ancora. Ma di certo è apparsa la camorra.

Anche per questo Henryk Hoser, arcivescovo emerito di Varsavia-Praga, è stato nominato da papa Francesco “visitatore apostolico permanente” a Medjugorje.

“Si tratta di un incarico – si legge in un comunicato stampa della Santa Sede – esclusivamente pastorale, in continuità con la missione di inviato speciale della Santa Sede per la parrocchia di Medjugorje, affidata a monsignor Hoser l’11 febbraio 2017 e da
lui conclusa nei mesi scorsi». «La missione del visitatore apostolico ha la finalità di assicurare un accompagnamento stabile e continuo della comunità parrocchiale di Medjugorje e dei fedeli in pellegrinaggio, le cui esigenze richiedono una peculiare attenzione»

L’incarico avrebbe però risvolti ben più inquietanti di quanto potrebbe sembrare. Sui pellegrinaggi nella cittadina dell’Erzegovina, infatti, secondo quanto riportato dal Venerdì di Repubblica del 24 agosto 2018,  avrebbe messo le mani la camorra.

“A confermarlo – si legge nell’articolo – è stato lo stesso monsignor Hoser.
In un comunicato, prima di lasciare la Polonia per raggiungere l’Erzegovina, ha avvertito che laggiù succedono “cose strane”: l’industria turistica della regione, che ha sfruttato l’eco mondiale delle supposte apparizioni della Madre di Gesù, sarebbe gestita dalla camorra”.

La conferma è giunta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, che ha aperto un fascicolo e sta indagando sulla connection Medjugorje-Napoli.

“Le figure chiave  – si legge nell’articolo scritto da Mauro Manzini per Repubblica – sarebbero due: don Michele Barone, sacerdote arrestato nello scorso aprile e considerato uno dei più attivi organizzatori dei pellegrinaggi; e il cardinale Liberio Andreatta, al vertice della potentissima Opera Romana dei Pellegrinaggi dal 2013, “licenziato” da papa Francesco un anno fa”.

“A fare gola alla camorra è l’enorme quantità di denaro che gira intorno a Medjugorie: 37 anni di pellegrinaggi avrebbero portato nelle casse del turismo locale tre miliardi di euro, mentre altri nove miliardi sarebbero andati alle agenzie di viaggio e agli organizzatori
dei pellegrinaggi. Alla Chiesa solo briciole: trecento milioni di euro”.

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