L’ABC della Quarantena – fase C

di Eleonora Pellegrini

Continuando con C…

Credevatelo cinese? Cucù! Coronavirus corre… cavalca… colpisce crudelmente cinque continenti causando catastrofica crisi. Crescono contagi, centri cura congestionati, cadaveri celermente cumulati: comune cordoglio.
Come circoscriverlo? Case come carceri. Città calme come cimiteri.
Crollano certezze. Cambiano consuetudini. Carezze, contatti, coiti clandestini: cancellati (così come Cantamaggio, che compensiamo con creativi “carrucci”). Centri commerciali, chiese, concerti, convegni, campionati, crociere, cerimonie: chiuso!

Conte, conferenziere charmant, chiede: “Cautela, coesione, coraggio, compatrioti! Chi ci canzonava ci copierà! Ciascuno collabori comportandosi come Casa Chigi comanda. Ciò che conta: contenerlo. Caleranno contagi: credeteci! Comitato conferma. Comunque cambia certificazione”. Chi ci capisce?

Costretti clausura casalinga, cantiamo coi condomini, compriamo cibo, cuciniamo (cercando consolazioni culinarie), chattiamo, curiosiamo, calcoliamo curva contagi, ci cibiamo complottisti con consuete cazzate; classi collegate, capelli cresciuti (come camuffare colore?): ciascuno cerca cavarsela.

Carabinieri controllano circolazione consentita: chi cammina col cane (confessando candido: “caca continuamente!”), chi corre come criceto circumnavigando condominio (certi contestano: “Che cazzo corri? Criminale!”).
Conte chiarisce: “Conviene conviverci. Cominciamo concedendo cene coi cari congiunti. Contentatevi così!”

(cavoli, che capolavoro!)

    Questa voce è stata pubblicata in tautogrammi. Contrassegna il permalink.

    I commenti sono chiusi.