LA DIFFERENZA TRA PIOTTA E ROVAZZI

di Arnaldo Casali

Sono tentato da un parallelo tra Piotta e Rovazzi.

In fondo Supercafone ha rivestito – vent’anni fa – lo stesso ruolo di tormentone demenziale, giovanilista, metropolitano e citazionista oggi interpretato da Andiamo a comandare.

A parte l’ovvia divergenza geografica (Rovazzi milanese, molto milanese, Piotta romano, fin troppo romano) e fisica devo dire che trovo Rovazzi molto più autentico di Piotta e i suoi video più divertenti e più intelligenti.

Piotta era più “colto” perché l’immaginario a cui faceva riferimento era quello della commedia romana anni ’80, che non sarà Nouvelle Vague ma è pur sempre storia del cinema, mentre Rovazzi si muove in un contesto molto più contemporaneo e autoreferenziale, che è quello dei social network e dei cosiddetti youtubers.

E’ probabile, quindi, che Rovazzi, con il suo bambino SalutAndonio e le sue citazioni di Gue Pequeno tra vent’anni risulterà molto più datato di quanto non appaia oggi Piotta che con Mastrandrea rifà Verdone e Thomas Milian.

Resta il fatto che Supercafone era davvero un’idiozia, che si limitava a scimmiottare e omaggiare il cinema “stracult”, mentre le canzoni di Rovazzi contengono una critica sociale e una satira molto più profonde, oltre che un umorismo decisamente più raffinato.

Peraltro, come dicevo, Rovazzi è autentico: è sé stesso e racconta il suo mondo in modo sincero e genuino, probabilmente anche per questo piace così tanto ai bambini, mentre Zanella era fasullo e improbabile: un pariolino che voleva fare il borgataro.

Rovazzi è quello che appare e si rivolge al suo pubblico da pari a pari, Zanella era molto più intelligente di quanto cercasse di apparire: era convinto che il pubblico amasse le cose idiote e volgari e cercava di adeguarsi, basta ascoltare la prima versione di Supercafone (molto più raffinata e ‘underground’) per rendersene conto. Voleva fare rap d’autore ma aveva capito che il mercato voleva cafonate ed era abbastanza ambizioso da assumersi il compito di dispensargliele in cambio della popolarità. Per questo si era travestito da qualcosa che non era ma che aveva capito avrebbe avuto successo. Tutto questo laddove Rovazzi è un ragazzo che semplicemente cerca di fare al meglio ciò che sa fare e di divertirsi divertendo.

Se (e sottolineo se) Rovazzi è un bimbominkia vero, Piotta di certo era un coatto finto.

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