Fenomenologia della sardina

di Arnaldo Casali

Care sardine umbre: fa una certa tenerezza vedervi galvanizzate per la manifestazione a Perugia, leggere l’entusiasmo sulle vostre bacheche per questa grande novità che finalmente vi ha donato un nuovo amore per l’impegno politico, chiamiamolo così. Anche se di impegno ce ne è ben poco, nel vostro modo di fare politica, visto che da almeno vent’anni tutto ciò che riuscite a fare è individuare un nemico da combattere per sentirvi quelli che stanno dalla parte giusta: prima era Berlusconi, poi Grillo e Renzi. Adesso fortuna che è arrivato Salvini altrimenti altro che sardine: non sapevate proprio che pesci pigliare.

Fa tenerezza, dicevo, vedere tutto questo entusiasmo per la manifestazione di Perugia; che voleva dimostrare, credo, che l’Umbria non è di Salvini. Peccato che vi siete persi un passaggio: perché mentre voi dormivate ci sono state le elezioni e – mi dispiace dovervelo comunicare – ma l’Umbria è proprio di Salvini.

Mi chiedo davvero dove eravate, un mese fa, quando è successo. Immagino a casa, a masturbarsi con Carola Rackete, leggere Repubblica e guardare Fazio che intervista Saviano e la Gruber che si trastulla con Damilano. Solo che se volevate dimostrare che l’Umbria non è di Salvini, ecco, vi siete svegliate un tantino tardi.

Sì lo so, lo so,  quando ci sono le elezioni non ci si può limitare a parlare male di qualcuno, perché le elezioni servono a decidere chi deve governare, non chi non deve governare, ed è molto più facile parlare male di Salvini piuttosto che parlare bene di Bianconi – Dio mio, un uomo di destra candidato dal Nemico Numero Uno insieme ai Più Sputtanati di Voi!

Certo, lo capisco: più facile unirsi contro Salvini in nome De Sto Cazzo piuttosto che galvanizzarsi per un’alleanza PD – Cinque Stelle. E poi vi mancava il giovinotto simpatico, ma soprattutto vi mancava un nome ridicolo.

Già, perché voialtri della sinistra radical chic, siete così snob che quando scendete in piazza per catarsi avete bisogno di qualcosa di infantile e di giocoso. E poi – la nascita del PD lo insegna – per voi è più importante il nome e il logo che il contenuto. Adesso ce l’avete – hurrà, che bello, che carino, che gagliardo! – le Sardine! Le sardine contro il Capitone uh uh simpaticissimo.

Scusate se ve lo dico, perché tra voi ho tanti carissimi amici ma il vostro entusiasmo è l’unica cosa più ridicola di Grillo che benedice per l’ennesima volta il Terminator del M5s Di Maio.

E voi siete peggio – lasciatevelo dire – molto peggio del Movimento 5 Stelle: perché quelli almeno ci hanno provato: volevano aprire il Parlamento come una scatola di tonno, e ci sono finiti dentro mani e piedi a pasturare litigandosi i grissini. Però ci hanno provato, e – in qualche modo – ci stanno ancora provando.

Voi invece, no, l’ultima volta che ci avete provato era il 1996: in tutti questi anni siete stati solo capaci di fare opposizione: opposizione a Berlusconi, opposizione a Renzi, opposizione al Movimento 5 Stelle, opposizione al governo gialloverde. Oggi fate la cosa più grottesca e ridicola che si possa concepire in democrazia: opposizione all’opposizione.

Siccome non siete bestiole come certi altri tifosi della politica, ma un cervelletto che vi funziona, sotto sotto, ce l’avete, siete consapevoli dei danni che avete fatto e che continuate a fare, vero?

Ve ne rendete conto, sì, che il Movimento 5 Stelle è una creatura vostra? Che è nato perché facevate così schifo ma così schifo che con appena un briciolo di buon senso e onestà intellettuale era impossibile sostenervi?

E ve ne siete resi conto, che anche Matteo Salvini è una creatura vostra, sì? Sono due anni che lo avete messo al centro della scena e ce lo tenete con tale forza e determinazione che dovrebbe assumervi tutti nel suo ufficio comunicazione.

Sono due anni che non parlate d’altro: da quando vi si è smosciato Berlusconi e vi siete liberati di Renzi, parlate solo di lui: da leader di un partito di minoranza lo avete trasformato nel Padrone d’Italia: tutti i giorni a tutte le ore lo avete sponsorizzato parlando di ogni dettaglio della sua miserabile vita: e la fidanzata e la discoteca, e la zingaraccia e la panza, e la moto d’acqua e il panino con la mortazza: avete rilanciato ogni suo tweet più idiota, costruito un caso su ogni puttanata che abbia detto negli ultimi due anni, lo avete gonfiato come un pallone finché non  è scoppiato da solo.

All’improvviso, per quindici giorni, Salvini era sparito dalle scene: al governo, sui giornali, sui social c’era finita altra gente.

Vi siete spaventati, vero? Oddio – vi siete detti – e adesso con chi ce la prendiamo? Ma che davero-davero tocca riprendere di mira Renzi? Sé, Renzi: un politico vero, uno che risponde con l’arguzia anziché con gli insulti è un muro di gomma. Peggio che mai Conte e Di Maio: i democristiani non danno soddisfazione. Ci vuole un fascistone, per sentirsi i buoni senza fare una mazza.

Infatti tempo di riorganizzarvi, e Matteo Salvini è diventato di nuovo il padrone della scena, l’uomo dell’anno, il protagonista assoluto delle cronache e dell’agenda politica.

Ora immagino che vogliate assicurarvi che vada al Governo del Paese e ci resti per almeno vent’anni. Razza di imbecilli: ma ve ne siete accorti che c’è un governo il Italia? Non avete il coraggio di parlarne bene? Allora parlatene male! Ma parlatene, cazzo.

Prendete per il culo Renzi, Di Maio, Conte, Zingaretti: stracciatevi le vesti per ogni legge che approvano, ma parlatene. Ma no, che non lo fate: perché non c’è gusto a parlare male di Conte. Bisognerebbe stare lì a studiare, ad informarsi, a capire cosa diavolo stanno combinando, invece che gusto parlare male di Salvini! Quanto è facile parlare male di Salvini! Che poi non c’è più bisogno nemmeno che faccia il razzista, al limite ci si butta sulla panza e via.

Care sardine, vi paragonano a girotondi ma siete assai peggio: almeno i girotondi manifestavano contro il governo. Perché a questo servono le manifestazioni di piazza: protestare contro chi governa, perché chi governa governi meglio.

E ad avere un minimo di onestà intellettuale, non si dovrebbe nemmeno protestare contro chi governa, ma contro determinati provvedimenti di chi governa, perché l’obiettivo delle manifestazioni di protesta è cambiare i provvedimenti, non cambiare il governo. Altrimenti non è impegno politico, ma sovversione.

Dunque, care Sardine umbre, ditemi: per che cosa manifestate?

Certo non contro il governo dell’Umbria, visto che Donatella Tesei si è appena insediata e non ha ancora fatto in tempo a fare nulla.

No, voi protestate contro il leader di un partito che – se Dio vuole – al governo non ci andrà per i prossimi quattro anni.

Solo che l’unico modo per scongiurare che al governo ci vada adesso, sarebbe sostenere chi sta al governo, aiutarli a governare bene, volendo anche con le dovute manifestazioni di protesta.

Se poi volete scongiurare che al governo Salvini ci vada tra quattro anni, forse dovreste impegnarvi per costruire un’alternativa politica credibile. Grillo ci ha provato, in parte ci è riuscito e poi è affondato. Voi, invece, non vi siete mossi di lì: ancorati alla postazione dei buoni. E nullafacenti.

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