Cronaca di un femminicidio annunciato

Cineforum del venerdì.
Sullo schermo scorrono le immagini di un film italiano che parla – con leggerezza – di follia, di donne, di degrado, di violenza. All’improvviso irrompe la realtà.
Alle 22.45 la porta si spalanca e appare una ragazza che grida e chiede aiuto. Il suo volto è una maschera di sangue.

Usciamo per soccorrerla. “Chi è stato?” chiediamo.
“E’ stato lui” risponde.
Un medico presente in sala le presta i primi soccorsi.
“Stava facendo una videochiamata, in camera – racconta – e io volevo andare a letto, perché domani mattina mi devo alzare prestissimo per andare a lavorare. Allora me ne sono andata a dormire in cucina. Lui è arrivato furibondo, mi ha tirato i capelli e poi mi ha preso a pugni”.

Non è la prima volta, che succede. Lo ripete diverse volte. Intanto comincia a squillare il telefono: il numero è registrato come “Amore”. Lei rifiuta le chiamate. Poi arriva un messaggio: “Sei morta? Allora chiama le guardie!”.

Io vorrei chiederle perché: “Perché stai ancora con lui? Perché le permetti di farti questo?” ma è una domanda stupida, lo so.
“Adesso però lo denunci” dico. Lei mi guarda e annuisce. “E lo lasci” aggiungo. “E che devo fare?”.

Arriva l’ambulanza e la polizia. Lo vanno a prendere a casa. E’ una furia. Quando passa davanti a lei grida: “Guarda che cosa hai combinato! Sei carne morta! Sei carne morta!”.

Poi mi guarda, e con aria di sfida si presenta. “E tu chi sei?” mi fa.
“Sono uno che stava guardando un film e si è ritrovato davanti una donna in una pozza di sangue”.
“Eh… una pozza di sangue, esagerato!”
“Guarda per terra… guarda cosa hai fatto”
“E’ colpa sua. Ma adesso basta, è finita”
Lo guardo negli occhi: “Ma se la ami, come fai a picchiarla?”
“Non è la prima volta, sai? – risponde lui – E’ lei che mi costringe. Io non voglio, ma lei vuole essere picchiata, le piace così. E’ lei che mi costringe”.

Non credo che lui andrà in galera. E, francamente, non credo nemmeno che lei lo lascerà.

    Questa voce è stata pubblicata in editoriali, news. Contrassegna il permalink.

    I commenti sono chiusi.